Draghi: Rimani!— L'Idro

2022-07-23 00:41:50 By : Mr. Leon Lee

L’impressione, netta, è che contro la propria volontà Giuseppe Conte abbia aperto il Vaso di Pandora del MoVimento Cinque Stelle. E che adesso gli sia ben difficile richiuderlo, tra crisi di Governo e disgrazie sparse. E però se da un lato c’è il Vaso di Pandora dei Cinquestelle, dall’altro c’è quello dell’Italia. E la questione è ben più complessa. E peggiore. Che oltretutto, sul versante dell’informazione, tornano anche le ‘Liste di proscrizione’ incrociate dei giornalisti. E se è vero che «La colleganza è odio vigilante» come diceva Enzo Biagi, ogni tanto si potrebbe non diciamo soprassedere ma almeno prendere un momento di pausa. Su entrambi i fronti. Qualcuno supera il muro del ridicolo, oltre che quello del suono, ma i ‘manganelli di carta’ di cui parla il Fatto quotidiano roteano in verità da una parte e dall’altra. E non è un bel vedere.

Quanto agli appelli e alle invocazioni, hanno cominciato i ‘Sindaci per Draghi‘. Ormai ben oltre i mille, e dovranno necessariamente fermarsi ad un massimo di settemilanovecentoquattro (7904, in cifre), ché dopo saranno finiti i Comuni. Poi sono in itinere i ‘Presidenti di Regione per Draghi‘. Ed anche qui spiace che le Regioni siano necessariamente solo un numero limitato. Almeno per ora, non si pone limite alla Provvidenza. Però ci sono anche quelli del mondo dell’Associazionismo a lanciare un «Appello al Presidente del Consiglio Mario Draghi e alle forze politiche che l’hanno sostenuto affinché venga scongiurata una crisi di Governo». Esprimono «profonda e sincera preoccupazione» sottolineando che «la drammaticità del momento e le tante domande di dignità della società non abbiano bisogno di una crisi perché ne uscirebbero ancora più compromesse». Il documento è firmato da Acli, Arci, Azione Cattolica, Confcooperative, Cnca, Fuci, Gruppo Abele, Legambiente, Legacoop Sociali, Libera, Meic, Movimento Politico per l’Unità ed altri. Non dimentichiamo il mondo degli Imprenditori, dei Panificatori biologici, dei Bagnini di salvataggio che lo implorano di salvare un Paese di sventati come loro quotidianamente salvano bagnanti improvvidi, degli Apicultori preoccupati che i laboriosi insetti non facciano più miele senza di lui. E via dicendo…

«Appelli, ripensamenti, suppliche e giravolte: per paura di esser sconfitta, la sinistra è disposta a tutto pur di scongiurare il ritorno al voto. Possono fuggire quanto vogliono, arriverà presto il giorno in cui dovranno fare i conti col giudizio degli italiani» dice Giorgia Meloni. In realtà non di soli esponenti della ‘sinistra’ si tratta, anzi, ma il semplice fatto che per reazione scatti addirittura la comprensione per la leader di Fratelli d’Italia dovrebbe far venire qualche ripensamento. Almeno sui margini del ridicolo. Ampiamente superati.

Intanto continuiamo a stare tra la Sua invocazione e l’attesa di qualche inopinato colpo di fortuna, come illustrato in ‘Il culto di Draghi‘ 15 luglio 2022. E sempre lì siamo. Anzi, quanto al nostro evocare un «Tributo di onore e di venerazione che si rende con atti di adorazione e con preghiere nei luoghi sacri a ciò destinati» cui sono preposti veri e propri «Ministri del culto» sembra proprio che si stia passando dalla più o meno spiritosa invenzione alla cruda realtà. Peraltro molte religioni sono nate così, resta solo da vedere quanto tempo passerà adesso prima delle scomuniche e dei roghi.

L’Appello più intrinsecamente commovente rimane però quello dei Rettori di Università perché il Presidente del Consiglio Mario Draghi, chi altri sennò, resti alla guida del Governo. «Caro Presidente Draghi, l’Università ha bisogno di lei. Per questo vogliamo farle avere un rinnovato messaggio di stima» scrive il Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. «I giovani studenti del nostro Paese hanno bisogno di esempi da seguire e di riferimenti da ricordare. Gli studenti vivono questa ennesima vicenda con rassegnazione. Non scenderanno in piazza non perché non abbiano un’opinione a riguardo, ma perché ipotizzo non abbiano né la voglia né l’interesse ad assecondare i giochi della politica». E ancora: «Con la pandemia hanno vissuto momenti di grande incertezza. A loro dobbiamo restituire la fiducia nel futuro». Questo conclude «è il momento della responsabilità». Firmato: Resta. Che ancor prima di un accorato invito è il nome di Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano e in quanto tale Presidente della CRUI. Quando si dice nascere con una vocazione.

POLITICHE 2023: IL FUTURO CHE CI ASPETTA /18 (continua)

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