Lu-Ve group acquisce Refrion: obiettivo 50 milioni di ricavi - Nord Est Economia

2022-06-18 20:11:34 By : Mr. Morgan Hu

Daniele Stolfo, Ad di Refrion 

L’accordo vincolante prevede che a Lu-Ve vada il 75% della società friulana, fondata da Daniele Stolfo e Felix Siegfried Riedel, che terranno per sé il restante 25%, quota che potrà essere acquisita da Lu-Ve entro i prossimi cinque anni. Entro la primavera il sito di Talmassons sarà ampliato di 6.000 mq grazie a un investimento di 10 milioni

TALMASSONS. La Refrion di Talmassons, azienda leader nel mondo della refrigerazione industriale e in particolare dei data-center, entra in Lu-Ve, gruppo lombardo – quotato a Piazza Affari dal 2015 – tra i principali produttori mondiali di scambiatori di calore.

L’ingresso in Lu-Ve group, realtà che vanta ricavi per 483 milioni, consentirà a Refrion un nuovo scatto. Grazie a un investimento di 10 milioni di euro entro la fine della primavera partiranno i cantieri per l’ampliamento dell’attuale stabilimento così da accrescerne sensibilmente la capacità produttiva, anche grazie all’iniezione di nuove maestranze – una 40ina le assunzioni stimate che andranno ad aggiungersi ai 120 dipendenti in forze a oggi – e proiettare entro i prossimi tre anni i ricavi del gruppo friulano – 26 milioni nel 2021 realizzati al 90% oltre confine – oltre i 50 milioni, il doppio di quelli attuali.

L’accordo vincolante firmato ieri (il closing è atteso nelle prossime settimane) prevede che a Lu-Ve vada il 75% della società friulana, fondata da Daniele Stolfo e Felix Siegfried Riedel, che terranno momentaneamente per sé il restante 25%, quota che potrà essere acquisita da Lu-Ve entro i prossimi cinque anni.

Con quest’operazione il gruppo varesino potenzia la sua presenza nel settore degli scambiatori di calore ad aria evoluti. E soprattutto green. «La particolare attenzione di Refrion alla riduzione degli impatti ambientali è in linea con la nostra strategia – dichiara il presidente di Lu-Ve group, Iginio Liberali – che sin dalla sua fondazione ha adottato soluzioni tecnologiche e realizzato prodotti per il “green pooling”».

Per Refrion come detto l’ingresso in Lu-Ve consente di «proseguire il percorso di crescita» afferma l’Ad Stolfo. «Abbiamo condiviso un piano industriale che farà diventare Flumignano di Talmassons, la località friulana che da sempre ci ospita, l’hub produttivo dei raffreddatori adiabatici». Vale a dire dei raffreddatori che anziché usare il gas Freon come refrigerante, che non è un prodotto verde, usano l’acqua refrigerata.

Il sito produttivo di Refrion a Talmassons (Ud)

Il sito produttivo di Refrion a Talmassons (Ud)

«In pratica – spiega Stolfo – umidificando l’aria riescono a raffreddare temperature positive per qualsiasi uso industriale». A partire dagli enormi data center, custodi del cloud, che arrivano a surriscaldare l’aria fino a 40 gradi e che oggi rappresentano uno dei principali sbocchi delle tecnologie di Refrion. «Siamo la giusta combinazione per assicurare la transizione verde e quella digitale – continua l’Ad –. Il nostro prodotto è verde rispetto alle alternative che ci sono sul mercato e raffredda i più importanti data center del mondo».

Un esempio? «Quello realizzato a Bologna nell’ambito del Tecnopolo che ospita il centro meteo europeo e il supercomputer Leonardo. Abbiamo fornito raffreddatori per un valore di un milione di euro. Ora stiamo lavorando a un’altra, importante, commessa da 1,7 milioni di euro in Svezia».

Ma la nuova frontiera per Refrion è quella del nucleare, fronte al quale – considerato il prepotente ritorno alla costruzione delle centrali in Europa – il gruppo intende dedicarsi con sempre maggiore concentrazione. Attualmente ha in pancia una commessa del valore di 8 milioni di euro per fornire (entro il 2023) refrigeratori alla centrale inglese di Hinkley Point in fase di costruzione. Una commessa che potrebbe fare il bis, sempre oltremanica, con la centrale di Size Wheel che sarà costruita a ruota.

«Il nucleare – conclude Stolfo – è tornato alla ribalta ed è una vita di non ritorno, anche per il futuro di Refrion».

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