Radiatore dell'auto: a cosa serve, come funziona e dove si trova - alVolante.it

2022-10-08 19:16:34 By : Mr. Jack Wong

Il radiatore dell’auto è una componente molto importante per il funzionamento della vettura stessa e per mantenere il motore in salute. Per capire l’importanza del radiatore, basti pensare che senza di esso i pistoni, la testata e i cilindri potrebbero fondersi. Il radiatore dell'auto è infatti un elemento che permette uno scambio termico che serve per raffreddare l’aria calda ed evitare il surriscaldamento del motore. In questo articolo andremo a spiegare a cosa serve esattamente, come funziona nel dettaglio e dove si trova il radiatore in un’auto. 

Il radiatore è un pannello percorso da file di piccoli canalini affiancati tra loro e corredati da lamelle metalliche finalizzate ad agevolare e aumentare lo scambio termico. Il panello è chiuso da due estremità, una nella parte superiore e uno nella parte inferiore. Nella parte sopra troviamo un manicotto, un tubo di gomma, che ha il compito di portare il liquido caldo nel radiatore, mentre nella parte sotto c’è un altro tubo che riporta il fluido raffreddato nel motore. Dietro il pannello, generalmente, spunta una ventola di raffreddamento che parte innescata da un sensore di temperatura e che ha lo scopo di smaltire il calore. 

Lo scambio termico avviene grazie a un liquido refrigerante, ovvero un composto formato da acqua e altre sostanze, che viene sospinto dalla pompa dell’acqua verso il vaso di espansione, che ha il compito di contenere il liquido che aumenta di volume all’aumento della temperatura. Il liquido viene raffreddato dall’aria esterna che investe il veicolo in corsa, stabilizzandolo, ma se ciò non dovesse essere sufficiente e la temperatura dovesse restare alta entra in gioco la ventola. 

Nei motori turbodiesel, la funzione del radiatore viene effettuata dall’intercooler, che di fatto non è che un altro scambiatore di calore aria-acqua che assolve le stesse funzioni del radiatore. 

Il radiatore viene inoltre usato dall’impianto di climatizzazione quando serve azionare l’aria calda per riscaldare la temperatura interna del veicolo. 

La funzione del radiatore è semplice quanto fondamentale per l’efficienza e il funzionamento di un’auto: se non ci fosse il radiatore, il motore fonderebbe in un unico blocco. Il compito del radiatore dell'auto, infatti, è quello di raffreddare il motore, le cui componenti, sfruttando la combustione, sono soggette a un’elevatissima quantità di calore. 

Il funzionamento del radiatore nell’auto corrisponde a quello che dice il principio della trasmissione del calore, o scambio termico, ovvero quel fenomeno che porta a un trasferimento di energia termica tra due sistemi termodinamici determinato da una differenza termica tra i due sistemi, dal caldo al freddo. 

Abbiamo visto che il radiatore serve a raffreddare il motore: ciò avviene grazie all’aria fredda che attraversa il veicolo in corso e che agisce sul liquido refrigerante, il quale, attraversando i canali nella griglia, ha assorbito il calore delle componenti del motore, fino ad arrivare al radiatore dove cede calore, raffreddandosi, per poi tornare nel circuito di raffreddamento. 

Infatti, nel processo di combustione, una parte dell’energia generata fuoriesce dal tubo di scappamento, mentre un’altra parte resta all’interno del motore.  Per questo motivo interviene il meccanismo che abbiamo descritto sopra, perché se non ci fosse il radiatore, il motore si surriscalderebbe con conseguenze devastanti per il funzionamento del veicolo. 

In sintesi, il liquido refrigerante passa per il motore, raccoglie il calore generato e poi confluisce nel radiatore, dove viene raffreddato, per poi essere rimesso in circolo. Questo processo, quando il motore è in funzione, non viene mai arrestato ed è a ciclo continuo.

Generalmente, anche per avere il maggior contatto con l’aria esterna, il radiatore si trova subito dietro la calandra, ovvero la parte frontale e terminale del cofano di un’auto. 

Il radiatore perde acqua? Questo è il chiaro simbolo che il radiatore si sta rompendo e quindi c’è il serio rischio che bruci la guarnizione della testata e quindi il motore si fonda. 

Alla luce di quanto spiegato finora è inutile sottolineare che un radiatore rotto può compromettere seriamente il funzionamento dell’impianto di raffreddamento e non impedire più il surriscaldamento del motore. 

La perdita di acqua dal motore è uno dei sintomi più evidenti dei problemi al radiatore. Non stiamo parlando della condensa al climatizzatore, né tantomeno di una perdita di olio. Il liquido che si trova nel radiatore, infatti, ha dei colori differenti, che variano dal blu al verde, fino al marrone se contiene un po’ di ruggine (in quest’ultimo caso l’anomalia potrebbe essere causa da un accumulo di ruggine o sporco nelle tubazioni del radiatore, che quindi risultano ostruite). 

In caso di perdita di acqua dal motore, solitamente si creano delle piccole pozzanghere sotto l’auto, è necessario rabboccare il liquido refrigerante (ovviamente il tappo al radiatore si svita solo a motore spento e freddo), mentre se si accende la spia il problema è più grave. 

Cosa fare in caso di perdita di acqua? Prima di tutto è necessario spegnere il motore e attendere che si raffreddi. Quando ciò è avvenuto, bisogna aprire il serbatoio del radiatore ed effettuare il rabbocco del fluido: quando il circuito è riempito dovrebbero formarsi e fuoriuscire delle bolle d’aria.

Quando e come pulire il radiatore dell’auto? Generalmente, un lavaggio di questa componente serve quando la temperatura del motore è elevata, magari a causa di un’ostruzione o di uno scambio termico non perfettamente riuscito. La pulizia del radiatore è richiesta anche nel caso in cui ci sia stato un rabbocco sbagliato (ad esempio si è inserito il liquido lavavetri) o la vaschetta sia sporca.

Si precisa che la pulizia del radiatore non può essere effettuata da principianti o da persone che non hanno esperienza e conoscenze in merito: in questo caso, sempre meglio andare in un’officina meccanica specializzata e far effettuare il lavoro di pulizia ai professionisti. Infatti, le fasi di pulizia del radiatore dell’auto possono cambiare da un modello all’altro.

Generalmente si depone una bacinella sotto l’auto, si controllano i manicotti e le fascette che li serrano, quindi si puliscono delicatamente le lamelle con una spazzola a setole morbide. In seguito, si apre il tappo della vaschetta di espansione, si cerca il rubinetto di deflusso e le piccole valvole di sfiato: queste ultime vanno allentate, mentre il rubinetto va aperto per consentire al liquido di fuoriuscire. Se questi dispositivi non fossero presenti, si deve scollegare il tubo inferiore del radiatore allentando la relativa fascetta, per poi ricollegarlo con una nuova fascetta nel caso in cui la vecchia sia usurata una volta finita l’operazione, che ovviamente va compiuta a motore freddo.

La pulizia nei tubi deve essere effettuata tramite acqua demineralizzata da inserire nella vaschetta di espansione, si fa girare il motore per pochi minuti, poi, se lo sporco persiste, si ripete l’operazione. A questo punto, dopo aver ristretto il tubo (o riserrate le valvole e richiuso il rubinetto), bisognerà riempire con il liquido refrigerante diluito e spurgare l’aria. Quindi, bisogna riavviare il motore al minimo dei giri e controllare la temperatura del motore. Se ci sono dei residui di calcare, si può usare un additivo specifico, ma in questi casi è sempre meglio recarsi in un’officina, perché si tratta di un’operazione un po’ più complessa. Il ricorso all’officina deve esserci anche nel caso in cui ci sia un quantitativo di sporcizia più ingente o un malfunzionamento più critico.

A ogni modo ribadiamo che per la pulizia del radiatore dell'auto in autonomia è necessario seguire le indicazioni e i riferimenti contenuti nel libretto d’uso e manutenzione auto, soprattutto per quanto riguarda le specifiche del fluido, e perché l’operazione potrebbe variare in base allo specifico modello di veicolo.   

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