Home »Sistemi ORC Zuccato Energia, soluzione per recuperare calore nei processi industriali

La copertura dell'autoconsumo del proprio impianto con conseguente risparmio economico sui consumi energetici, reinvestibile nel core business aziendale, e l'impegno sostenibile, sono obiettivi che oggi possono essere raggiunti grazie ai sistemi ORC di Zuccato Energia, eccellenza tutta italiana nel campo della produzione di energia pulita attraverso il recupero del calore di scarto dei processi industriali. 

I campi di applicazione dell'Organic Rankine Cycle, su cui si basa la tecnologia ORC, sono numerosi e uno di questi è il settore del vetro. Vetreria di Borgonovo, azienda piacentina che produce design di qualità 100% Made in Italy, ha scelto di investire nella sostenibilità, parte importante della visione aziendale, optando per una soluzione che le permetta anche un interessante risparmio economico negli anni venire. Lo stabilimento, che si estende su una superficie di 52.000 m2, produce circa 45.000 tonnellate di vetro all'anno utilizzando due moderni forni fusori. Per rispondere alle sue nuove esigenze, la vetreria Borgonovo ha scelto i prodotti di Zuccato Energia, eccellenza italiana nella produzione di sistemi ORC che consentono di ottenere energia elettrica a zero emissioni, attraverso la conversione del calore generato dalla fusione del vetro, dalla forni per vetrerie.

Il recupero avviene tramite uno scambiatore di calore che intercetta i fumi dei forni per riscaldare l'acqua, fluido vettore necessario al funzionamento del sistema ORC. I fumi vengono raffreddati da una temperatura di circa 450°C fino a 200°C mentre sul lato secondario dello scambiatore circola acqua in pressione a 10 bar a 140°C, che grazie al calore dei fumi viene riscaldata fino a 160 °C. L'impianto realizzato prevede il funzionamento di un modulo ORC ZE-200-LT che produce fino a 200 kW di energia elettrica. L'impianto è inoltre caratterizzato da un raffreddatore adiabatico per la dissipazione del calore a bassa temperatura generato dal sistema ORC durante la produzione di energia elettrica. L'intero investimento vanta un pay-back di poco più di 3 anni.

Il principio di funzionamento dei sistemi ORC Zuccato Energia è semplice. Una fonte di calore riscalda uno speciale fluido atossico attraverso uno scambiatore di calore, chiamato evaporatore. Ha un punto di ebollizione molto più basso dell'acqua. Quindi, quando esposto a questo calore, si espande fino a diventare un gas secco ad alta pressione. Il gas così prodotto muove una turbina che genera energia meccanica. Nei sistemi ORC di Zuccato Energia, questa energia viene convertita in energia elettrica che verrà utilizzata in loco o immessa in rete.

Di conseguenza, all'uscita della turbina, il fluido organico di lavoro viene spinto verso un condensatore. Qui il gas si condensa rilasciando il calore in eccesso. Quest'ultimo rappresenta una fonte di energia termica che può essere utilizzata direttamente per la cogenerazione. Può essere utilizzato per il riscaldamento ambientale, per preriscaldare il combustibile, per essiccare la biomassa riducendone il contenuto di umidità, aumentandone così il valore energetico. Inoltre, i sistemi ORC Zuccato Energia possono essere utilizzati in abbinamento ad assorbitori per la realizzazione di impianti di trigenerazione. Il fluido organico, ora in fase liquida, viene inviato da un'apposita pompa nell'evaporatore, chiudendo il ciclo ORC che risulta senza emissioni.

Nello specifico, i sistemi ORC di Zuccato Energia offrono numerosi vantaggi.

La tecnologia ORC consente inoltre di sfruttare il calore altrimenti disperso, producendo energia elettrica per coprire l'autoconsumo dell'impianto; e di usufruire degli incentivi statali con l'ottenimento dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE).

In conclusione, un cliente industriale trae indubbiamente diversi vantaggi dall'utilizzo di un sistema ORC. La valorizzazione dei fumi ad alta temperatura, che altrimenti andrebbero sprecati, è sicuramente la prima. In un mondo dove l'efficienza energetica sta diventando una priorità, a partire dai contesti industriali più energivori, queste tecnologie ne consentono la naturale e inevitabile evoluzione.

Più in generale, oltre a quanto sopra descritto, il recupero dei “rifiuti” termici rappresenta un plus dal punto di vista ambientale. L'impatto ambientale dell'energia elettrica e termica prodotta attraverso questa tecnologia è infatti pari a zero. Proprio perché è generato da una risorsa che, sostanzialmente, andrebbe persa (la differenza termica sopra definita). Inoltre, l'energia così prodotta è anche pulita: la fonte primaria è il calore dei processi industriali ancora esistenti.

Il vantaggio energetico-ambientale è direttamente legato a quello economico. Infatti il ​​risparmio monetario, sommato agli incentivi statali, consente ad un potenziale cliente di reinvestire in processi produttivi più efficaci. Così facendo si crea una catena di azioni benefiche per l'azienda stessa in primis e per tutti noi.

Laureato a 24 anni in ingegneria energetica presso il PoliTO. Esperto in efficienza energetica industriale, commerciale e residenziale. Progettista tecnico di impianti rinnovabili e tradizionali. Responsabile di #EnergyCuE da marzo 2015. Appassionato di nuove tecnologie e politiche, soprattutto se finalizzate alla sostenibilità della produzione energetica. Mi sento curioso, riflessivo ma anche spontaneo, diretto e pragmatico, da bravo ingegnere!

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Laureato a 24 anni in ingegneria energetica presso il PoliTO. Esperto in efficienza energetica industriale, commerciale e residenziale. Progettista tecnico di impianti rinnovabili e tradizionali. Responsabile di #EnergyCuE da marzo 2015. Appassionato di nuove tecnologie e politiche, soprattutto se finalizzate alla sostenibilità della produzione energetica. Mi sento curioso, riflessivo ma anche spontaneo, diretto e pragmatico, da bravo ingegnere!

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